Cinegiornale Luce dell’8 febbraio 1939
Cinegiornale Luce del 18 gennaio 1939

La nostra storia ha inizio il 5 febbraio 1939, quando s’inaugurava a Cortina d’Ampezzo la funivia “Principe di Piemonte”, denominazione originaria dell’impianto. La sua realizzazione, avvenuta in 7 mesi di lavori, costituì per l’epoca una grandiosa impresa ingegneristica che coinvolse le maggiori società di costruzioni del tempo: la S.A. Radaelli di Milano per le funi, la Cerretti e Tanfani per la parte meccanica e il montaggio, e la SICEA di Merano per la parte muraria. Un’opera maestosa che consentì di rendere reale un sogno: collegare in modo rapido e comodo Cortina al Faloria, permettendo così al sempre maggior numero di appassionati dello sci e della montagna di raggiungere agevolmente i paradisi innevati che si affacciano a oltre 2.000 m sulla “Regina delle Dolomiti”.

Al tempo della sua costruzione era presente a Cortina solo un’altra funivia, la Cortina-Belvedere (oggi scomparsa) che univa il centro di Cortina con il colle di Pocol, ma nulla di paragonabile all’imponenza della Funivia Faloria.

In totale la funivia supera 900 m di dislivello e si sviluppa, allora come oggi, attraverso 3 stazioni: l’inferiore a Cortina, ubicata nei pressi della stazione degli autobus (metri 1.230 s.l.m.), l’intermedia in località Mandres (m 1.500 s.m.) ed una stazione a monte, raggiunta con un’unica successiva campata, superando un dislivello di m 646 che, “con uno slancio  rapidissimo ed emozionante”, approda al rifugio Faloria.

Esaltante proprio quest’ultimo tratto della salita che prevede il transito della vettura a pochi metri dalla roccia: correndo parallela alla montagna viene regalata ai passeggeri una spettacolare vista sulle Dolomiti che difficilmente potrebbe essere catturata altrimenti.

Questa la nostra storia: una storia che nel 2019 ci vedrà compiere 80 anni: di veloci salite e di lunghe discese!